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Castello dei Ruspoli

Castello medioevale situato nel nord del Lazio, sede di uno dei Giardini Rinascimentali più importanti e meglio conservati d’Europa. Una fortezza che conserva la storia della famiglia Ruspoli nel tempo. Grazie al restauro e alle misure di conservazione promosse della famiglia, il Castello è oggi conosciuto in tutto il mondo, specialmente in Europa, come la sede di uno dei più esclusivi giardini del periodo Rinascimentale.

Esistono registri storici relativi al Castello Ruspoli, datando dal 847. All’epoca, si trattava di una rocca fortificata. Durante il pontificato di Leone IV (847–855) la rocca venne trasformata in convento destinato ai monaci Benedettini, così rimanendo fino al 1081. Dal 1169, il castello divenne oggetto di una lunga disputa tra la Chiesa e le famiglie Aldobrandini, Orsini e Borgia, che durò fino al XVI secolo.

Nel 1531, Papa Clemente VII donò il castello a Beatrice Farnese Baglioni. La figlia di questa, Ortensia venne data in matrimonio ad Ercole Sforza Marescotti, per favori concessi a Papa Paolo III. Ortensia portava in dote il castello di Vignanello che, da allora, si chiamò Castello Marescotti.

Il nome Ruspoli, antica famiglia fiorentina trasferita a Siena, venne incorporato a quello dei Marescotti nel 1704, a seguito del matrimonio dell’ultima ereditiera, Vittoria, con Sforza Vicino Marescotti.

Ortensia Farnese trasformò la rocca in residenza pur mantenendo le caratteristiche architettoniche della fortezza. Il progetto fu dell’architetto Sangallo il Giovane e lo studio degli spazi esterni, tra cui la fontana centrale del giardino e l’ingresso originale, sono attribuiti a Jacopo Barozzi da Vignola.

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